Psicologa cosa fa?
Che differenza c’è tra uno psichiatra e uno psicoterapeuta
La differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra non è così esplicita ed è giusto fare chiarezza! Abbiamo raccolto tutte e domande più comuni e che probabilmente ti starai facendo, e abbiamo cercato d rispondere in modo semplice e chiaro.
Psicologa cosa fa
La psicologa è un professionista che aiuta le persone a stare meglio, migliorando le proprie capacità di comprendere se stessi e gli altri. L'obiettivo dello psicologo è comprendere la natura del disagio e il significato della sofferenza alla luce della propria storia di vita.
Cosa succede nel primo colloquio?
Il primo colloquio è il primo momento di conoscenza tra lo psicologo e la persona o la famiglia, che consiste in una valutazione iniziale per valutare la possibile presa in carico.
Durante il primo colloquio lo psicologo si presenta, fornisce informazioni rispetto al proprio approccio terapeutico, esplora la richiesta e la motivazione che ha portato quella persona o quella famiglia in seduta ed approfondisce le aspettative al riguardo di un percorso psicologico.
Al termine del primo colloquio, nei casi in cui è possibile lo psicologo darà una restituzione alla persona e si deciderà per l'eventuale presa in carico; verranno inoltre concordati la frequenza, gli orari e il costo delle sedute, costruendo insieme il contratto terapeutico.
Perché andare dallo psicologo?
Il sostegno psicologico è un ottimo strumento per comprendere se stessi e per affrontare le proprie problematiche, i propri disagi e le proprie difficoltà. L'aiuto psicologico non è rivolto unicamente alle persone affette da patologie mentali, ma può essere un'ottima risorsa per tutti, perché permette di raggiungere una maggiore conoscenza di se stessi e un aumentato benessere.
I panni sporchi si lavano in casa?
Spesso la fatica di rivolgersi ad uno psicologo risiede nel timore di raccontare i propri “segreti” ad un estraneo. È importante ricordare che non si è obbligati a dire niente che non si voglia e che lo psicologo è un professionista che utilizzerà le informazioni per aiutare la persona. La paura di raccontarsi è comprensibile e legittima ma uno studio privato con un professionista è un luogo sicuro per potersi sperimentare.
Se si volesse interrompere la terapia?
Il paziente può interrompere il trattamento psicologico in qualsiasi momento; è però preferibile parlarne prima con lo psicologo per chiarire i motivi della scelta.
La professione dello psicologo è regolamentata?
La professione dello psicologo è regolamentata, in quanto è un professionista iscritto ad un albo professionale, l'Albo degli Psicologi, e ha l'obbligo e il dovere di rispettare le regole del Codice Deontologico degli Psicologi, equivalenti a norme giuridiche effettive. Il potere decisionale e di controllo dell'applicazione di tali regole è di competenza dei Consigli regionali e provinciali dell'Ordine.
Lo psicologo ha l'obbligo del segreto professionale?
Lo psicologo è tenuto a mantenere il segreto professionale così come è esplicitato e regolamentato nel Codice Deontologico degli Psicologi.
Come sono trattati i miei dati personali?
I dati sensibili o le informazioni saranno trattati nel rispetto della privacy. Ai sensi degli articoli 13-14 del Regolamento UE 2016/679, secondo i principi di trasparenza, correttezza e tutela della vostra riservatezza e dei vostri diritti, nessuna informazione verrà trasmessa a terzi in mancanza del vostro consenso. Nel corso del primo colloquio verranno fatti firmare l'autorizzazione al trattamento dei dati personali e il consenso informato al trattamento psicologico.
Quanto costa una seduta?
La tariffa della seduta varia a seconda del tipo di intervento richiesto, che si tratti di un sostegno individuale, di coppia o familiare o di altre prestazioni. Si ricorda che le spese per prestazioni sanitarie fornite da psicologi sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi.
Quali sono le modalità di pagamento?
Il pagamento solitamente viene effettuato al termine di ogni incontro; tuttavia, altre modalità possono essere valutate e operate di comune accordo.
Quanto dura un colloquio?
Ogni seduta individuale ha una durata di 60 minuti; ogni seduta di coppia e familiare ha una durata di 90 minuti.
Quale frequenza è prevista per le sedute?
La frequenza delle sedute varia in base al tipo di intervento più indicato. Nel caso di un sostegno individuale, è prevista di solito una seduta alla settimana; nel caso di un sostegno di coppia e familiare, la frequenza delle sedute è bisettimanale.
Si ricorda comunque che la frequenza verrà concordata assieme e che in caso di specifiche esigenze potrà variare, in fase di chiusura ad esempio la frequenza delle sedute si può diradare.
Quanto dura l'intervento psicologico?
Non è possibile stabilire a priori la durata dell'intervento in quanto ogni situazione è diversa e necessita di un proprio tempo. Inoltre, la durata dipende dal tipo di intervento psicologico, dalla motivazione della persona e da diverse altre variabili.
Lo psicologo può prescrivere farmaci?
Lo psicologo non può prescrivere farmaci. Nel caso in cui lo ritenesse necessario, può proporre al paziente un invio ad uno psichiatra per valutarne la possibilità.
Qual è la differenza tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra?
Lo psicologo non è un medico ma un professionista laureato in psicologia, abilitato all'esercizio della professione tramite un Esame di Stato ed iscritto all'Albo professionale degli Psicologi. Oggetto del suo interesse è il funzionamento della mente, con le sue componenti fisiologiche, psicologiche, relazionali ed ambientali. Può operare in ambito clinico o organizzativo con interventi di prevenzione, diagnosi e attività di abilitazione, riabilitazione e sostegno psicologico rivolte all'individuo, al gruppo, alla famiglia, alla comunità e alle organizzazioni. I principali strumenti di intervento dello psicologo sono il colloquio psicologico, che può anche accompagnarsi alla somministrazione di test psicologici con una funzione diagnostica ed orientativa.
Lo psichiatra è un medico, laureato in Medicina, che ha conseguito una specializzazione in Psichiatria. Ha un approccio organico alla malattia mentale, intesa come derivante da un funzionamento anomalo a livello fisiologico del sistema nervoso. Valuta la sintomatologia e il decorso clinico e propone una cura che può indirizzarsi verso un intervento farmacologico e/o psicoterapeutico.
Lo psicoterapeuta è un professionista che, arrivando da un precedente percorso in Psicologia o in Psichiatria, ha conseguito una specializzazione di 4 anni presso una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia universitaria o riconosciute dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca). È il professionista indicato nella cura e nel trattamento dei disturbi psicopatologici e che possiede le competenze per fare con la persona un lavoro che va oltre il sostegno psicologico arrivando a dei cambiamenti più profondi. I suoi principali strumenti di lavoro sono il colloquio clinico e la relazione terapeutica.
Psichiatra e psicoterapeuta lavorano su facce diverse della stessa medaglia, il disagio psichico, ciascuno con le proprie competenze. Nel caso in cui sia necessario, in un'ottica di integrazione mente e corpo, psichiatra e psicoterapeuta possono lavorare in stretta collaborazione, occupandosi l'uno di ristabilire l'equilibrio fisiologico, l'altro di ristabilire l'equilibrio psicologico.
Qual è la differenza tra psicologo e counsellor?
Lo psicologo è un professionista laureato in Psicologia ed iscritto all'Albo professionale degli Psicologi, che ha svolto un lungo periodo di formazione ed esperienza pratica di tirocinio, così come previsto dall'Ordinamento della Professione.
Il counsellor può non essere laureato in Psicologia, ma può avere un diploma di scuola superiore o una laurea in materie non attinenti alle professioni psico-sociali. La figura del counsellor non è, inoltre, regolamentata da nessuna normativa, né per quanto riguarda il percorso formativo, né per la natura dell'attività professionale.
Che cos'è un orientamento psicoterapeutico?
Ogni psicoterapeuta sceglie nella sua formazione un orientamento specifico, cioè un approccio psicoterapeutico (psicoanalisi, psicoterapia psicodinamica, psicoterapia adleriana, psicoterapia sistemico-familiare, psicoterapia cognitivo-comportamentale, ecc…) alla cui base vi è una teoria di riferimento e specifiche tecniche di intervento.
Seppur da punti di vista differenti, l'obiettivo è lo stesso per tutti gli orientamenti psicoterapeutici: migliorare lo stato di benessere e aiutare le persone a realizzare il proprio potenziale.
Che cos'è la co-terapia?
La co-terapia è un intervento terapeutico caratterizzato dalla compresenza di due psicoterapeuti specializzati a lavorare insieme con le coppie e con le famiglie.
L'orientamento sistemico-relazionale considera la co-terapia come una parte fondante della metodologia di lavoro con le coppie e le famiglie. Non è una modalità di lavoro applicabile, invece, al contesto individuale in cui la presenza di due terapeuti per una sola persona rischierebbe di essere inadeguata.
La co-terapia non fa parte dell'immaginario della terapia. All'inizio, quindi, l'idea di trovarsi di fronte a due professionisti può creare un po' di ansia e preoccupazione. Tuttavia, essere in due insieme ad una coppia o ad una famiglia può aiutare ad equilibrare meglio la situazione e permette di mettere in gioco maggiori risorse. Se si crea una buona relazione tra terapeuti e pazienti, sopraggiunge la sicurezza di avere una qualità di lavoro superiore e la tranquillità di sentirsi compresi ed accolti in parti diverse dall'uno e dell'altro.